a cura di: Elena Farina e Osvaldo Pasqualini
Il comparto delle costruzioni è caratterizzato da una variabilità di mansioni, condizioni climatiche e ambienti di lavoro che lo rendono tra i più pericolosi. Nel tempo sono state emanate direttive specifiche riguardanti la sicurezza nei cantieri. Tuttavia è stato dimostrato che, per far sì che datori di lavoro e lavoratori aderiscano alle norme, sono necessarie strategie aggiuntive; tra queste vi è la vigilanza condotta dai Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPreSAL) delle ASL.
L’obiettivo del lavoro di Lazzarotto et al.(1) è valutare l’efficacia degli interventi di vigilanza e controllo effettuati dallo SPreSAL dell’ASL di Novara in aziende del comparto costruzioni. Si tratta di uno studio pilota che ha individuato e sperimentato un percorso di analisi praticabile a livello regionale o di ASL, a partire dai dati disponibili o facilmente accessibili ai soggetti che istituzionalmente effettuano attività di vigilanza nei luoghi di lavoro.
Come è stato realizzato lo studio
Si sono individuati due gruppi di aziende:
Per entrambi i gruppi si sono calcolati i tassi di infortuni totali e gravi dei periodi 2002-2004 (pre vigilanza) e 2008-2010 (post-vigilanza).
Risultati
Nel periodo 2002-2010 i tassi di infortuni totali e gravi di entrambi i gruppi di aziende diminuiscono. Confrontando l’andamento dei tassi nei due gruppi si evince che gli interventi di vigilanza hanno avuto in termini assoluti un impatto positivo pari a circa due infortuni totali in meno ogni mille addetti; per quanto riguarda gli infortuni gravi, l’effetto è invece praticamente nullo. Complessivamente i risultati suggeriscono un piccolo impatto delle attività di vigilanza effettuate dallo SPreSAL dell’ASL di Novara.
Indicazioni per la pratica
In questo lavoro, si è applicato per la prima volta un modello già sperimentato con successo per il comparto manifatturiero in Veneto, basato su fonti informative correnti disponibili nei Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro italiani. I risultati ottenuti ne dimostrano la fattibilità e ne incoraggiano l’adozione su territori più ampi anche alla luce del costo ridotto. Tra l’altro, l’espansione garantirebbe maggiore robustezza alle conclusioni, migliorando la rappresentatività e valutando possibili confondenti, difficili da considerare quando la numerosità campionaria è bassa.
Gli autori sono disponibili a trasmettere competenze ed esperienze maturate durante lo svolgimento dello studio.
Per ulteriori approfondimenti:
(1) Lazzarotto W, Pasqualini O, Farina E, et al. Efficacia dei controlli nei cantieri sulla riduzione degli infortuni: studio pilota di uno SPreSAL del Piemonte. Epidemiol Prev 2017; 41 (2): 109-115.