Nuove fonti dati in Str.A.Da. – strumenti per l’accesso a dati e indicatori di salute

Pubblicato il 13/10/2022 DATI E STRUMENTI

a cura di: Umberto Falcone e Alessandro Migliardi

Str.A.Da. cataloga 47 sistemi di accesso, disponibili sul web, per la consultazione, l’estrazione e l’utilizzo di dati e indicatori utili per la costruzione e la produzione di profili di salute ed equità a diversi livelli territoriali sovraregionali, regionali e subregionali. Sono anche presenti fonti con dati raccolti a livello europeo.

Abbiamo da poco concluso l’aggiornamento del catalogo (ottobre 2022) con la verifica del corretto funzionamento dei link e l’inserimento di nuove fonti informative.

In particolare segnaliamo 2 strumenti del catalogo a nostro parere estremamente utili per la redazione di profili di salute a livello locale, di ASL e di comune da utilizzare, ad esempio, nell’ambito delle attività di analisi di contesto del Piano Regionale di Prevenzione e delle sue articolazioni attuative a livello locale. Il primo è ProSal, uno strumento realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità che consente di ottenere profili anche a livello di ASL. Per consultarlo a questo livello di granularità territoriale occorre richiedere le credenziali di accesso. Il secondo è 8milaCensus, un cruscotto che permette di ricavare - a livello di ogni singolo comune - una selezione di indicatori socio-demografici desunti dagli ultimi censimenti decennali di popolazione, mettendo anche a confronto i territori tra loro (Province, regioni e Italia).

Sono inoltre state aggiunte nuove schede relative a CoEsDi e CoMoDi, due strumenti (sviluppati dal Servizio di Epidemiologia/DoRS - ASL TO3) per comprendere meglio il fenomeno delle disuguaglianze di salute nelle regioni italiane, per capire quali fattori di rischio hanno un peso maggiore e quali di essi sono più influenzati dalle differenze socio-economiche.

In particolare CoEsDi (Contributo all‘Esposizione delle Disuguaglianze) stima l’intensità delle disuguaglianze sociali in 12 fattori di rischio di tipo comportamentale; CoMoDi (Contributo alla Mortalità delle Disuguaglianze) stima l’effetto delle disuguaglianze sociali in 5 fattori di rischio di tipo comportamentale sulla mortalità. Interrogando questi due strumenti si può affermare, ad esempio, che eliminando le disuguaglianze in Piemonte la quota di sedentari si ridurrebbe del 37% e la mortalità degli uomini sedentari si ridurrebbe del 4%. Stessi ragionamenti possono essere fatti sugli altri fattori di rischio considerati, per genere, per fasce di età e per ogni regione italiana.

Altre fonti di dati potranno essere aggiunte in Str.A.Da. anche su segnalazione da parte degli utenti.




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