Multimorbidity and SARS-CoV-2–Related Outcomes: Analysis of a Cohort of Italian Patients

Pubblicato il 07/02/2023 COVID-19

a cura di: Alessandro Migliardi

Multimorbidity and SARS-CoV-2-Related Outcomes: Analysis of a Cohort of Italian Patients

 

Si segnala l’interessante lavoro apparso su JMIR-Public Health and Surveillance al quale hanno partecipato, tra gli altri, i ricercatori del Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3, utile come base scientifica per offrire spunti al sistema sanitario regionale per fronteggiare le ondate pandemiche da Covid-19, con particolare riferimento al peso che la multimorbidità può avere come fattore predisponente ad ammalarsi di coronavirus.

Attraverso l’utilizzo dei flussi informativi correnti di tipo sanitario e amministrativo, lo studio ha messo in relazione la comorbidità di un campione di pazienti piemontesi e i pregressi stati di cronicità con l’accesso al tampone, la positività al virus, l’ospedalizzazione, l’ammissione alle terapie intensive e la morte entro 30 giorni dalla prima positività al test.

Lo studio ha mostrato che i pazienti affetti da comorbidità, sebbene sottoposti con maggior frequenza al tampone, risultano meno frequentemente infetti da Covid-19, probabilmente per una maggior attenzione alle procedure di protezione. Tuttavia, tra le cronicità pregresse, una storia importante di malattie respiratorie rappresenta un fattore di rischio per una peggiore prognosi del virus e alti punteggi negli indici di cronicità mostrano maggiore ospedalizzazione, accesso alle terapie intensive e mortalità.

I risultati dello studio sono importanti per la sanità pubblica per identificare i gruppi di popolazione più vulnerabile e per approntare opportuni interventi in termini di prevenzione mirata nonché per l’individuazione delle priorità negli interventi.




Altre notizie nella sezione