Telemedicine in the making: insights from an analysis of health mobility in the Piedmont region

Pubblicato il 19/06/2023 SISTEMA SANITARIO

a cura di: Alessandro Migliardi

 

Marta Alesina, Matteo Ballesio, Marco Dalmasso, Sylvie Occelli, Michele Presutti et Bibiana Scelfo

https://doi.org/10.4000/netcom.7250

 

Si segnala l’interessante e attuale lavoro realizzato da un gruppo di ricerca composto da personale dell’ASL TO3 e da ricercatori dell’IRES Piemonte sulle potenzialità delle soluzioni proposte dai servizi di telemedicina per il monitoraggio e la cura dei pazienti a partire dal contesto della pandemia da Covid-19 che ne ha saggiato le sue potenzialità di applicazione sul campo.

La necessità di dotarsi di modalità di assistenza e cura a distanza dipende da molteplici fattori tra i quali l’accessibilità e la sostenibilità. Date queste premesse, lo studio analizza la mobilità sanitaria per le cure specialistiche nei territori delle ASL piemontesi provando ad indagare in che misura i servizi di telemedicina potrebbero superare problemi di distanze tra il luogo di residenza dei pazienti e quello di erogazione delle cure, riducendo così la necessità di spostarsi. Identificando le branche di specialità medica e di esami che potrebbero essere erogati digitalmente, lo studio stima il numero di pazienti che potrebbero essere trattati attraverso la telemedicina, formulando ipotesi sulla possibilità di sostituire gli incontri in presenza con quelli di tipo virtuale ed esaminando l’impatto che le diverse forme di telemedicina (diagnosi, prevenzione, trattamento, consulto e monitoraggio) potrebbero avere sulla riduzione dei flussi di mobilità e sulle distanze da percorrere.

Un caso specifico e concreto di approfondimento è stato quello dell’ASL TO3 – caratterizzata da un territorio altamente popolato, esteso ed eterogeno dal punto di vista orografico e di composizione della sua popolazione residente - dove recentemente è stato predisposto un piano organico di interventi di telemedicina con stime specifiche sui suoi benefici nella riduzione del numero di pazienti, di viaggi e di distanze percorse per i suoi cinque distretti sanitari.




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