Dati 2019 sull’utenza dei servizi per le dipendenze: nuovo formato on line

Pubblicato il 17/12/2021 DIPENDENZE

a cura di: Federica Vigna-Taglianti, Luca Acierno, Laura Donati, Federica Mathis, Luca Cuomo

I dati sull'utenza dei Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze, degli Enti Accreditati e delle Comunità terapeutiche pubbliche della Regione Piemonte sono da oggi pubblicati in formato online nella sezione Dati del sito dell’Osservatorio Epidemiologico Dipendenze

I dati sono articolati in sezioni Andamento temporale, Dati annuali e Dati per ASL. Tutte le tabelle e le figure sono scaricabili in formato Excel o PDF. In ogni sezione sono presenti le relative note metodologiche.

Si intende in questo modo rinnovare e dare un più ampio accesso alle informazioni che fino al 2018 erano pubblicate nel Bollettino Fatti e Cifre sulle Dipendenze in Piemonte.

Nel 2019 sono stati trattati presso i DPD piemontesi 21.745 utenti, il 37,2% per dipendenza primaria da eroina o altri oppiacei, il 31,8% da alcol, l'11,0% da cocaina o crack, l’8,2% da cannabinoidi, il 6.0% da tabacco e il 4,8% da gioco d’azzardo, lo 0,9% da altre sostanze, lo 0,4% da altri comportamenti.

La dipendenza primaria per la quale è più frequentemente richiesto il trattamento tra gli uomini in Piemonte è quella da eroina o altri oppiacei, con un tasso standardizzato di 447,4/100.000; seguono la dipendenza da alcol, cocaina o crack, cannabinoidi, gambling e tabacco. La dipendenza primaria per la quale è più frequentemente richiesto il trattamento tra le donne è quella da alcol, con un tasso standardizzato di 113,6/100.000, seguono la dipendenza da eroina o altri oppiacei, da tabacco, cocaina o crack, cannabinoidi e gambling.

A partire dalla fine degli anni '90 la proporzione di eroinomani si è progressivamente ridotta raggiungendo nel 2019 il minimo storico pari al 37,1% del totale dell’utenza. Sono invece aumentate le quote relative di utenti trattati per dipendenza primaria da alcol (32%), cocaina o crack (11,0%) e cannabis (8,2%), nonché la quota proporzionale di tabagisti (6,0%). Nell’ultimo quinquennio si è invece ridotta la quota di utenti trattati per dipendenza da gioco d’azzardo patologico (4,8% nel 2019) dopo aver raggiunto il suo massimo nel 2015.

L'aumento del numero di utenti in carico non compensato da un aumento degli operatori addetti all'attività clinica, che anzi sta continuando a diminuire, è alla base dell'incremento nel tempo del rapporto utenti/operatori, che è passato da circa 25 nel periodo 1996-2005 a circa 32 utenti in carico per operatore nel 2019.




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