Relazione al parlamento 2019 sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia

Pubblicato il 15/01/2020 DIPENDENZE

a cura di: Luca Acierno e Roberto Diecidue

È stata pubblicata la Relazione annuale al Parlamento 2019 sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia.

L'obiettivo del documento è fornire un quadro della situazione italiana in materia di droghe e di presentare una lettura integrata degli indicatori diretti e indiretti che descrivono il mercato delle sostanze stupefacenti nonché delle risposte adottate a livello nazionale per la prevenzione dei rischi e il trattamento delle conseguenze (sanitarie, sociali e legali) correlate all'uso. I dati statistici riportati si riferiscono al 2018 (o all'ultimo anno disponibile).

Lo scenario che si apre a seguito della lettura trasversale delle informazioni raccolte riflette un fenomeno in evoluzione, dove sembra essere in atto una trasformazione verso mercati molto più compositi, complessi e mutevoli. Questo si riflette direttamente sulle modalità di consumo che virano verso le sostanze sintetiche, il poliutilizzo e il consumo costante ma con modalità occasionali che cambiano secondo i contesti.

Conseguentemente, si modificano i problemi sociali, sanitari e di sicurezza a essi associati. Ciò prospetta una serie di nuove rilevanti sfide in termini di prevenzione e tutela della salute pubblica.

Così come a livello globale, anche in Italia la cannabis si conferma la sostanza più diffusa sul mercato illegale.

A fronte di un mercato molto fiorente, stimato per una spesa di 6,5 miliardi, i dati relativi alla cocaina descrivono una situazione apparentemente stabile per ciò che riguarda la sua diffusione; essa rimane, dopo la cannabis, la sostanza maggiormente consumata dai poliutilizzatori.

I segnali che emergono dagli indicatori utilizzati per il monitoraggio della diffusione di oppiacei sono tutti concordi nel descrivere un mercato in crescita. Nel corso del 2018 è stato osservato, in termini assoluti, un incremento del 60% di sostanza sequestrata nel nostro Paese.

Una tra le più importanti sfide per le politiche nazionali in materia di sostanze stupefacenti consiste nell'individuare gli strumenti adatti a fornire una risposta rapida ed efficace al contrasto di un mercato dinamico come quello delle nuove sostanze psicoattive (NPS), che comprendono ad esempio cannabinoidi, catinoni e oppioidi sintetici. È evidente, infatti, che la velocità di comparsa di queste nuove molecole, la vendita tramite siti web e il fatto che le informazioni disponibili su effetti e danni derivati dall’uso siano limitate, continueranno a costituire gli elementi-chiave alla base di importanti sfide per la salute pubblica e per le politiche pubbliche di settore nei prossimi anni.

In questo complesso scenario, gli interventi di prevenzione rivestono un ruolo fondamentale.



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