Pubblicato il 23/04/2018 - Autore: Veronica Sciannameo, Angelo d’Errico e Fulvio Ricceri
Il tumore della vescica è uno dei tumori più comuni del tratto genito-urinario. Il principale fattore di rischio per questo tipo di tumore è il fumo di sigaretta, ma è stato osservato che anche le esposizioni professionali a sostanze carcinogene contribuiscono all’aumento dell’incidenza di questo tipo di tumore, causandone una percentuale tra il 4 e il 10%.
Lo scopo principale di questo studio era di valutare se i soggetti che avevano svolto alcune professioni erano più a rischio di sviluppare un tumore della vescica rispetto agli altri. Inoltre, si voleva valutare se alcune sostanze con cui erano venuti a contatto i lavoratori potevano essere cancerogene per la vescica.
Per queste analisi sono stati utilizzati i dati provenienti da due studi caso-controllo italiani, uno su pazienti ricoverati a Torino e uno su pazienti ricoverati a Brescia, di cui 893 avevano avuto il tumore della vescica e 978 erano soggetti di controllo. Tutti i soggetti avevano risposto ad un questionario dettagliato sugli stili di vita e avevano descritto dettagliatamente la loro storia professionale.
I risultati di questo studio hanno mostrato un aumento di rischio per i tecnici dell’ingegneria chimica, i postini, i tornitori e i lavoratori della gomma e della plastica. Inoltre è stato evidenziato come il cadmio e il tricloroetilene possano essere cancerogeni per la vescica.
Questo studio evidenza come la prevenzione sui luoghi di lavoro sia ancora un tema rilevante a cui è importante dare importanza nella programmazione sanitaria.
Il lavoro è stato presentato al 40° congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (www.epidemiologia.it/wp-content/uploads/2016/10/02_AIE-2016-Sciannameo.pdf) ed è stato sottomesso per la pubblicazione ad una rivista internazionale.
Gli operatori del Servizio Sovrazonale di Epidemiologia dell’ASL TO3, insieme a quelli del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche e di Economia e Statistica “Cognetti De Martiis” dell’Università di Torino hanno risposto sul Fatto quotidiano del 16 maggio 2023 al dataroom di Milena Gabanelli pubblicato il 15 maggio 2023 sul Corriere della Sera sul delicato tema del rapporto tra innalzamento dell’età per il pensionamento e la salute e sul supposto benessere del lavoro in età anziana.