Pubblicato il 28 marzo 2018
L'Osservatorio utilizza i sistemi di indagine esistenti per studiare i determinanti sociali della salute: valutarne l'impatto, spiegarne i principali meccanismi allo scopo di identificare azioni di contrasto e valutare il possibile ruolo di tutte le politiche (sanitarie e non) nel contrasto alle disuguaglianze sociali nella salute. Tutte le attività dell'Osservatorio possono dunque essere ricondotte a due grossi filoni: la promozione di politiche di contrasto alle disuguaglianze sociali nella salute e la loro valutazione.
In particolare, l'Osservatorio oggi coordina la costruzione di una strategia nazionale per il contrasto alle disuguaglianze di salute. Si tratta di un processo iniziato formalmente nel 2013 con il coordinamento piemontese del gruppo interregionale Equità nella salute e in sanità, incaricato dalla Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni di fare il punto sulla rilevanza delle disuguaglianze di salute in Italia e sullo stato di avanzamento delle politiche di contrasto, nonchè di formulare raccomandazioni per l'orientamento della programmazione sanitaria (e non) verso una maggiore attenzione all'equità. Questo lavoro è confluito nel Libro bianco "L'Equità nella salute in Italia" ed è proseguito nei progetti di INMP (Istituto Nazionale per il contrasto alle malattie della povertà e dei migranti) volti a disseminare i dati e le raccomandazioni del Libro e a facilitare il coinvolgimento di stakeholder interessati al contrasto delle disuguaglianze di salute. Tali iniziative si sono poi allargate a livello nazionale, in collaborazione con altre istituzioni che hanno recepito questo obiettivo nella propria programmazione, come, oltre l'INMP che le coordina, l'Agenas, l'ISS e il Ministero della Salute.
La scelta di priorità tra i possibili diversi interventi, in tutti i settori delle politiche pubbliche, richiede la disponibilità di evidenze sull'impatto che gli interventi possono avere non solo sui risultati specifici per i quali sono disegnati, ma anche sulla salute e sulle disuguaglianze nella salute. A questo scopo, l'Osservatorio ha sviluppato specifiche competenze sull'identificazione dei meccanismi di generazione delle disuguaglianze e sulla valutazione dell'impatto di alcune categorie di politiche, di ambito sociale, economico, sanitario e territoriale, in termini di salute e di equità nella salute. In questo contesto, le attività sono basate sull'approccio dell'equity audit, ovvero un processo di sviluppo di conoscenze e strumenti per orientare all'equità le scelte di organizzazione e funzionamento dei sistemi sanitari e sociali, articolato in diverse fasi, che vanno dall'individuazione degli ambiti da presidiare, al monitoraggio delle disuguaglianze, alla definizione di priorità di intervento orientate all'equità e, infine, alla valutazione di impatto delle azioni di contrasto messe in campo dai decisori.
Alcuni progetti sviluppati dall'osservatorio:
Nell'ambito della promozione delle politiche:
Nell'ambito della valutazione di politiche:
Tag:dipendenze Sistema sanitario valutazione Torino patologie croniche
Dall’8 all’11 aprile 2025 presso il Gran Hotel Salerno si è tenuto il XLIX Congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) sul tema: Epidemiologia tra contrasti e nuovi bisogni di salute dedicato quest’anno agli aspetti di contrasto tra la salute nelle aree urbane e nelle aree interne, al contrasto nella salute nel rapporto tra settore privato e pubblico, ancora al tema dell’autonomia sanitaria differenziata tra regioni e infine a due visioni differenti della saluta basate la prima sulla prevenzione collettiva e la seconda sulla medicina personalizzata. Il congresso ha inteso esplorare il contributo che l’epidemiologia può dare nel trovare un delicato equilibrio tra queste forme di contrasto.
E’ stato pubblicato sul Bollettino epidemiologico nazionale edito dall’Istituto superiore di sanità, lo strumento appositamente realizzato dagli operatori del Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3 per facilitare la scelta dei territori più disagiati socialmente e più bisognosi di salute sui quali gli operatori della prevenzione hanno potuto orientare interventi e azioni in ottica equity oriented nell’ambito dei diversi programmi predefiniti e liberi che compongono il Piano Regionale di Prevenzione piemontese 2020-2025 e le sue articolazioni a livello locale.
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