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IMMIGRAZIONE

Aggiornato il 28 marzo 2018

L'epidemiologia e la salute degli immigrati

La medicina delle migrazioni si occupa dell'aspetto socioculturale degli immigrati, di come i problemi di salute vengano affrontati e vissuti in base alla cultura di appartenenza, alle caratteristiche fisiche, psicologiche e sociali degli assistiti. La letteratura scientifica documenta che gli immigrati sono soggetti vulnerabili dal punto di vista della salute anche in caso di migrazione volontaria.

Spesso nel Paese ospite il soggetto si trova a vivere in precarie condizioni lavorative e abitative, sperimenta fenomeni di emarginazione, xenofobia, discriminazione ed esclusione sociale: stili di vita rischiosi e il depauperamento del patrimonio di salute iniziale ne sono la conseguenza. Anche in una situazione ideale come quella italiana, in cui il servizio sanitario prevede di fornire assistenza pure a chi non è regolarmente residente, ci troviamo di fronte a due tipi di barriere che ostacolano tale processo virtuoso: le barriere all'accesso (legali, economiche, amministrative) e le barriere alla fruibilità (differenze linguistiche e culturali). La descrizione del profilo di salute della popolazione immigrata è necessaria allo scopo di avere informazioni omogenee e confrontabili, utili alla comprensione dei principali problemi di salute che richiedono interventi prioritari.

Questo Osservatorio si occupa quindi da un lato della revisione delle strategie in base alle quali fornire un'assistenza appropriata e superare le barriere all'accessibilità e fruibilità delle cure, dall'altro di analizzare il profilo di salute degli immigrati nel nostro Paese. Negli ultimi anni, la struttura ha potenziato queste attività, attraverso la revisione dei principali meccanismi esplicativi del nesso tra migrazione e salute e l'analisi dei principali flussi informativi correnti che consentono il monitoraggio della salute e dell'accesso all'assistenza sanitaria della popolazione immigrata.

Alcuni progetti sviluppati dall'osservatorio:

  • analisi dei processi di integrazione e del loro impatto sulla salute degli stranieri in Italia, all'interno di un protocollo di intesa con ISTAT, finalizzato a produrre e diffondere conoscenza sulle condizioni di vita e sui processi di integrazione degli stranieri, attraverso l'analisi dei dati dell'indagine Multiscopo "Condizione e Integrazione Sociale dei Cittadini Stranieri 2011-2012";
  • partecipazione all'Osservatorio epidemiologico nazionale sull'immigrazione e l'impatto della povertà sulla salute (OENIP) dell'Istituto Nazionale per il contrasto alle malattie della povertà e dei migranti (INMP), finalizzato a monitorare lo stato di salute della popolazione immigrata e la relativa domanda di assistenza, attraverso la costruzione di un sistema di indicatori regionali, condiviso tra le diverse regioni;
  • analisi di determinanti e rischio di infortuni sul lavoro nei lavoratori stranieri, con l'obiettivo di contribuire al monitoraggio nazionale e comparativo tra regioni dei differenziali di rischio tra stranieri e nativi, a supporto delle azioni centrali del Ministero nell'ambito del Piano nazionale di prevenzione (PNP) e dei Piani regionali di prevenzione (PRP);
  • partecipazione alla rete degli Studi Longitudinali Metropolitani (SLM) per una valutazione più approfondita a livello locale dei bisogni di salute e di assistenza della popolazione immigrata e il confronto tra diverse realtà metropolitane italiane;
  • partecipazione alla rete nazionale INMP su immigrazione e assistenza sanitaria, per l'elaborazione di indicazioni per la corretta applicazione della normativa sanitaria agli stranieri, per il monitoraggio della suddetta applicazione e per l'elaborazione di linee guida sui controlli sanitari all'arrivo e sui percorsi di tutela sanitaria per i migranti ospiti presso i centri di accoglienza;
  • partecipazione a diversi tavoli istituzionali, allo scopo di trasferire nella pratica le conoscenze utili alle decisioni organizzative e di sanità pubblica su immigrazione e salute; le attività si articolano in diversi sottoprogetti sviluppati a livello sia nazionale sia regionale da diverse sedi istituzionali e gruppi di lavoro:
    • attività della Società Italiana Medicina delle Migrazioni (SIMM) per lo scambio di esperienze, dati, evidenze scientifiche e considerazioni di politica sanitaria anche locale;
    • iniziative del GrIS (Gruppo Immigrazione salute) Piemonte, unità territoriale della SIMM, che ha come obiettivo di lavoro quello di porre in relazione le figure istituzionali e del terzo settore impegnate nell'assistenza sanitaria agli immigrati
    • osservatorio Interistituzionale della Prefettura di Torino sugli stranieri: strumento di analisi del fenomeno migratorio (dal punto di vista della salute, delle politiche abitative, del lavoro, dell'istruzione....) sul territorio provinciale da cui trarre spunto per studi e azioni di integrazione e dialogo;
    • gruppo di lavoro sulla determinazione dell'età anagrafica ed assistenza ai minori non accompagnati, soggetti che necessitano di particolare tutela perchè contemporaneamente immigrati e privi di adulti di riferimento;
    • gruppo di coordinamento dei Centri Informazione e Salute Immigrati, ISI, attivi in Piemonte dal 1996, presenti, con una o più sedi, in tutte le ASL regionali per fornire assistenza sanitaria a tutti gli immigrati, comunitari ed extracomunitari, non in regola con i documenti di soggiorno;

Tag:salute immigrati dati statistici, amministrativi e sanitari violenze disuguaglianze di salute

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