Pubblicato il 12/10/2018 - Autore: Elena Farina
Diversi studi internazionali hanno valutato la relazione tra cicli economici e infortuni occupazionali confermando un’associazione positiva: durante i periodi di espansione economica il tasso di infortunio aumenta, mentre nei periodi di recessione diminuisce. Tra le cause di questo andamento si ipotizzano i cambiamenti della composizione della forza lavoro, delle condizioni di lavoro, del comportamento di notifica e del mix di settori. In particolare per quanto riguarda la forza lavoro durante i periodi di espansione economica vengono assunti lavoratori giovani, con poca esperienza e formazione, con contratti di lavoro temporaneo. Al contrario nei periodi di recessione è più probabile che queste tipologie di lavoratori perdano il lavoro.
Il principale obiettivo del lavoro di Farina et al. è presentare le stime dei tassi di infortunio del settore manifatturiero in Italia tra il 1994 e il 2012 e studiare la correlazione di questi tassi con i principali fattori macroeconomici. Un secondo obiettivo è determinare se c’è stato un cambiamento del trend dei tassi di infortunio da prima a dopo la crisi economica del 2008.
Per le analisi è stato utilizzato WHIP-Salute, un database del 7% dei lavoratori dipendenti del settore privato (fonte INPS), a cui sono stati agganciati gli infortuni sul lavoro (fonte INAIL). Sono stati calcolati i tassi di infortunio totali e gravi dal 1994 al 2012 per l’Italia. Sono stati considerati “gravi” gli infortuni mortali e quelli che implicano una disabilità permanente o più di 30 giorni di assenza da lavoro. È stata studiata la relazione tra i tassi di infortunio e il tasso di disoccupazione (fonte ISTAT) e il tasso di variazione del PIL reale (fonte OECD). Per studiare il cambiamento del trend nel tempo è stato utilizzato un metodo che permette di analizzare i dati senza fare ipotesi a priori.
I risultati delle analisi mostrano che i tassi di infortunio sono associati in maniera significativa con gli indicatori del ciclo economico: all’aumentare di un punto percentuale del tasso di disoccupazione i tassi di infortunio totale e grave diminuiscono del 3% e 4%; e all’aumentare di un punto percentuale del PIL reale i tassi di infortunio totale e grave aumentano dell’1%.
In conclusione anche in Italia nel settore manifatturiero si conferma l’associazione tra i tassi di infortunio totale e grave e i principali fattori macroeconomici.
Farina E, Giraudo M, Costa G, Bena A. Injury rates and economic cycles in the Italian manufacturing sector. Occup Med (Lond) 2018; 68(7):459-463. doi: 10.1093/occmed/kqy102.
Tag:
crisi economica dati statistici, amministrativi e sanitari infortuni da lavoro
Gli operatori del Servizio Sovrazonale di Epidemiologia dell’ASL TO3, insieme a quelli del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche e di Economia e Statistica “Cognetti De Martiis” dell’Università di Torino hanno risposto sul Fatto quotidiano del 16 maggio 2023 al dataroom di Milena Gabanelli pubblicato il 15 maggio 2023 sul Corriere della Sera sul delicato tema del rapporto tra innalzamento dell’età per il pensionamento e la salute e sul supposto benessere del lavoro in età anziana.