Pubblicato il 12/03/2024 - Autore: Alessandro Migliardi
Nell’ambito del progetto Fondo per l’Alzheimer e le demenze, si segnala l’interessante report piemontese, risultato di una delle attività promosse dall’Osservatorio demenze dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il report del Piemonte, come quello realizzato per le altre 20 regioni e province autonome italiane, intende definire e quantificare il fenomeno delle demenze nel periodo 2021-2023 che in Italia ha, ogni anno, un costo di 23 miliardi di euro che ricade in maggior parte sulle famiglie dei malati. Significative le differenze che si riscontrano fra le varie macro-aree interessate ed è per questo che l’ISS ha promosso la realizzazione tempestiva dei report regionali con l’obiettivo di restituire i dati provenienti dai territori come utile strumento per i decisori politici locali, le famiglie e gli operatori per promuovere azioni di cambiamento in questa complessa realtà assistenziale, anche in ottica equitativa. Questi report regionali vanno considerati come un’appendice del report nazionale dove sono riportati approfondimenti metodologici delle indagini effettuate, informazioni relative alle Comunità vicine al tema della demenza e l’elenco delle associazioni dei familiari dei pazienti suddivise per Regioni.
Le informazioni presenti nel report piemontese delineano un quadro generale che va dalle stime epidemiologiche locali dei casi di demenza (5,6% e 10,3% rispettivamente negli uomini e nelle donne di età >=65 anni pari complessivamente a circa 92.000 soggetti nel 2023) e di Mild Cognitive Impairment (MCI) per la popolazione italiana e quella straniera, alla prevalenza e frazione attribuibile degli 11 fattori di rischio modificabili della demenza nonché alla valutazione critica dei programmi predefiniti e liberi sulle comunità attive e sulla cronicità del Piano Regionale di Prevenzione. Il quadro è completato poi da una valutazione del PDTA regionale e di alcuni percorsi aziendali fino ai risultati delle survey sui servizi dedicati alle demenze e dell’indagine sulle condizioni socio-economiche delle famiglie e sul ruolo dei caregiver, per concludere poi con i risultati di due focus group, uno dedicato alla raccolta del punto di vista degli operatori e l’altro di quello dei familiari di persone con demenza.
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