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Le fonti

LA STORIA LAVORATIVA: L'ARCHIVIO WHIP (fonte INPS)

Il Work History Italian Panel (WHIP) è una banca dati di storie lavorative individuali, costruita a partire dagli archivi gestionali dell'Inps. Questo ente raccoglie informazioni riguardanti un'ampia porzione della forza lavoro occupata in Italia, per la quale gestisce varie forme di assicurazione sociale e previdenziale.

La popolazione di riferimento è costituita da tutti i lavoratori del settore privato che hanno svolto almeno in parte la loro carriera lavorativa in Italia. Gli archivi dell'INPS garantiscono una copertura completa nel tempo per i lavoratori dipendenti impiegati in aziende private, i lavoratori autonomi dell'artigianato e del commercio e i lavoratori parasubordinati (circa 15 milioni di persone). A questi di aggiungono i beneficiari di trattamenti pensionistici (circa 18 milioni di individui). Questo aggregato garantisce un'ottima rappresentatività di tutti i settori produttivi del manifatturiero, dell'edilizia e dei servizi (attività economiche comprese tra C e K secondo la classificazione ATECO 2002), con l'esclusione dell'istruzione e della sanità nei quali è dominante il lavoro pubblico.

Oltre al settore pubblico non sono invece rappresentati il settore dell'agricoltura e alcune categorie di lavoratori autonomi, quali ad esempio gli avvocati e gli architetti, che si avvalgono di casse previdenziali proprie.

A partire da questi archivi viene estratto un campione rappresentativo di circa 1:15 della popolazione lavorativa utilizzando un campionamento sistematico per date di nascita. Per ogni soggetto estratto viene ricostruita la carriera lavorativa, comprendente tutti i periodi di lavoro registrati da Inps, il pensionamento, nonchè i periodi nei quali l'individuo ha beneficiato di prestazioni sociali, quali gli assegni di disoccupazione, la cassa integrazione guadagni e l'indennità di mobilità.

La sezione che riguarda il lavoro dipendente è un Linked Employer-Employee Database: per ogni anno, oltre ai dati sul rapporto di lavoro (es. data di inizio e fine, qualifica professionale, settimane lavorate, settimane a retribuzione ridotta, tipo di contratto, retribuzione, motivo della cessazione, provincia di lavoro), grazie ad un abbinamento con l'Osservatorio delle Imprese dell'Inps, sono presenti anche i dati relativi all'impresa presso la quale la persona è impiegata (es. data di costituzione dell'impresa, settore economico, dimensione aziendale). La sezione riguardante l'artigianato presenta, oltre le variabili di tipo demografico, un minor numero di informazioni (es. tipo di lavoratore autonomo, date di inizio e fine lavoro, reddito annuale, provincia di lavoro, attività economica). La sezione riguardante il lavoro parasubordinato è ancora più ridotta, limitata alle informazioni sul tipo di collaborazione, il periodo di contribuzione, la regione di versamento e la retribuzione.

WHIP è descritto anche qui: http://www.laboratoriorevelli.it/it/whip



GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI (fonte INAIL)

L'assicurazione obbligatoria INAIL copre ogni incidente avvenuto per "causa violenta in occasione di lavoro" dal quale derivi la morte, l'inabilità permanente o l'inabilità temporanea assoluta per più di tre giorni. Nella tutela INAIL rientrano, a titolo esemplificativo, i lavoratori dipendenti, i parasubordinati, ed alcune tipologie di lavoratori autonomi, quali ad esempio gli artigiani e i coltivatori diretti (circa 18 milioni di individui). L'archivio contiene informazioni sull'infortunato (anagrafiche ed occupazionali), sull'evento e sulle sue conseguenze (es. data e luogo di accadimento, natura e sede della lesione, riconoscimento, gravità, giornate di indennizzo) e sulle modalitè di accadimento (classificate secondo ESAW).

Oltre agli infortuni sul lavoro, l'INAIL si assume l'onere economico in caso di malattia professionale, intesa come patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull'organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo). La stessa causa deve essere contratta nell'esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose. L'archivio contiene informazioni sull'individuo (anagrafiche e occupazionali) e sulle caratteristiche dell'evento denunciato (es. data di accadimento, riconoscimento, gravità, tipo di indennizzo, codice della malattia).

Le informazioni raccolte negli archivi gestionali hanno carattere amministrativo, ma sono anche utilizzate per elaborazioni statistiche (schede PSN: IAI-00011; IAI-00012).

In entrambi i casi dal database nazionale vengono estratti tutti gli eventi accaduti ai lavoratori nati nelle stesse date di nascita considerate nello schema di campionamento utilizzato per la costruzione di WHIP.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell'INAIL:
Infortunio sul lavoro
Malattia professionale



LE SCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERA (fonte Ministero della Salute)

Le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) sono uno strumento di raccolta delle informazioni relative a tutti gli episodi di ricovero, sia ordinario sia in day-hospital, erogati nelle strutture ospedaliere pubbliche e private presenti in tutto il territorio nazionale (scheda PSN: SAL-00018).

Le informazioni raccolte comprendono caratteristiche anagrafiche del paziente, caratteristiche del ricovero (es. data di ricovero, data di dimissione, regime di ricovero, modalità di dimissione, giorni di degenza) e caratteristiche cliniche (es. diagnosi principale, diagnosi concomitanti, procedure diagnostiche o terapeutiche). Questa ricchissima fonte informativa viene correntemente utilizzata per finalità di carattere economico-gestionale, per studi di carattere clinico-epidemiologico e per analisi a supporto dell'attività di programmazione sanitaria, nonchè per il monitoraggio dell'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, per la valutazione del rischio clinico ospedaliero, per il calcolo di indicatori di appropriatezza e qualità dell'assistenza erogata, nonchè per valutazioni di impatto economico e per il riparto del Fondo Sanitario Nazionale.

Dal database nazionale vengono estratti tutti i ricoveri accaduti agli individui estratti dall'archivio dell'INPS per la costruzione di WHIP.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Ministero della Salute.



LE SCHEDE DI MORTE (fonte ISTAT)

L'Istituto Nazionale di Statistica effettua una rilevazione sui decessi e sulle cause di morte verificatisi su tutto il territorio nazionale (scheda PSN: IST-00095). Il primo soggetto coinvolto nella produzione di questi dati è il medico certificatore che compila la parte della scheda relativa alla causa di morte e agli altri stati morbosi rilevanti. La scheda viene successivamente trasmessa all'Ufficio Stato Civile del comune dove è avvenuto il decesso, che compila la parte relativa alle informazioni sociodemografiche. Una copia della scheda di morte viene inviata all'Asl in cui è avvenuto il decesso, un'altra copia viene inviata all'ISTAT (attraverso il passaggio intermedio presso Prefetture, Uffici territoriali del Governo e Uffici Regionali ISTAT per i relativi controlli di qualità).

L'archivio contiene informazioni sul deceduto (es. genere, data di nascita, comune di nascita, comune di residenza, stato civile, cittadinanza, titolo di studio) e sul decesso (es. data di morte, comune di decesso, causa naturale, causa violenta).

La certificazione delle cause di morte ha importanti funzioni amministrative e statistiche. I dati possono essere utilizzati non solo per studiare trend e distribuzioni territoriali, ma anche per prendere decisioni su politiche in materia di salute.

Dal database nazionale vengono estratti tutti i decessi accaduti agli individui estratti dall'archivio dell'INPS per la costruzione di WHIP.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell'ISTAT:
https://www.istat.it/it/archivio/4216